"S.M.S. Santa Caterina da Siena" -  FORIO

 

 

      LA  CORSA

 DELL'   ANGELO

 

               

               (Tra tradizioni e religiosità )

 

                                              Alunni della 2°H

Spigolando tra le tradizioni foriane

 

     A Forio più che in altre zone dell' isola si tramandano usi e costumi attraverso ricordi pagani e motivi di alta religiosità. Tra queste in particolare ricordiamo: LA CORSA DELL' ANGELO che si svolge la mattina di Pasqua. Tutto il paese, fin dal lontano 1600, vive con intensa emozione i vari momenti di questa manifestazione dove si sposano motivi mistici e motivi pagani ricchi di superstizione e leggenda.

La  "corsa dell' Angelo" è una sacra rappresentazione che si svolge a Forio  e vuole riprodurre il momento dell'incontro della Madonna con il figlio risorto dai morti . Di storico in essa c 'è solo la resurrezione del Cristo, l'altro è stato liberamente inventato essa è realizzata dall'Arciconfraternita che è anche la proprietaria delle quattro  statue che si portano a spalla in processione sempre dai primogeniti delle stesse famiglie come fosse un patrimonio spirituale.

Le statue sono :la Madonna, il Cristo Risorto, S. Giovanni Apostolo che furono scolpite in legno da un artigiano di Napoli tra il 1756 e il 1757 mentre l'Angelo che è il protagonista, fu scolpito   da Vincenzo Mollica e ricoperto d' oro zecchino.

Le statue sono state ristrutturate a spese dell' Arciconfraternita.Prima dell' inizio della rappresentazione  si ha cura di sistemare  le statue della Madonna e di S. Giovanni, presso il crocevia , mentre quella del Cristo e dell' Angelo si recano in processione .Una volta queste statue venivano custodite , dal venerdì mattina di Pasqua , nella proprietà  Patalano-Cognordo, sull' area occupata oggi dal "cinema delle Vittorie".

Durante la mattinata le statue della Madonna che reca un velo bianco sul volto (fino alcuni decenni fa questo velo era nero) e di San Giovanni vengono sistemate provvisoriamente presso l' attuale sede dell' istituto Nautico in corso Matteo Verde. Verso le dieci e trenta ha inizio la solenne messa al cui termine s'avvia la processione formata da un piccolo corteo, lo stendardo celeste e il pennacchio di penne di struzzo bianco, la croce della Confraternita, la statua  dell' Angelo, il clero e la statua del Cristo Risorto. Dopo il canto del "Regina Coeli" formato da un coro di poderosi voci anche un po’ stonato e dal popolo che non conosce il latino l'Angelo si volge verso il Cristo e viene ripetuto il canto. Fatti tre inchini l'Angelo spicca la prima corsa e arrivato al crocevia, il coro intona il"Regina Coeli" e ripete tre inchini ma questa volta verso la Madonna. Dopo averli fatti tre volte l'Angelo si ferma sotto il campanile della chiesa di Santa Maria di Loreto mentre la Madonna e San Giovanni si incamminano sul corso Umberto l° verso il Cristo.Arrivati all' altezza della Piazza fatto scivolare il velo dal volto della Madonna che, corre velocemente verso il figlio risorto dai morti. Fermatasi alla sua sinistra.

 

 

L’angelo è una statua di legno ricoperta di oro zecchino che sulla base reca in caratteri d’oro l’Annuncio pasquale: “Regina coeli laetare, alleluja”.

Esso è di fattura manierata, simile ad un vero combattente nella fierezza degli occhi, deciso nel capo leggermente chino.

Corre lungo il Corso principale dalla piazzetta Giacomo Matteotti al quadrivio del paese.

 
 


 

 

 

 

 

 

 

Gesù è una statua lignea risalente al 1756-57 scolpita da un artigiano di Napoli.

Egli porta sul corpo un mantello rosso porpora ed in mano una bandiera bianca con l’immagine di una croce.

 
 


 

 

 

La statua originale dell’  Angelo, realizzata da Vincenzo Mollica nel 1620.

E’ ricoperta d’oro.

 

L’Angelo che ogni anno viene portato in processione il giorno di Pasqua è in realtà una copia fedele all’originale, eseguita pochi anni fa per non rischiare di danneggiare la statua originale.

 

 

 

Un altro momento della “Corsa dell’Angelo”.

Portare l’Angelo in spalla viene considerato un onore riservato a pochi.

 

 

 

 

 

 

 

La Chiesa di S. Maria di Visitapoveri

Una storia antica racconta che un gruppo di ragazzi attaccarono ad un palo una figura della Madonna. Un ricco signore ne fece fare un quadro su di una  tela facendola sistemare in un edificio che in seguito  diventò una chiesetta .

 

Nel 1670 la Chiesa fu  distrutta da  un incendio, ma  con l' aiuto della popolazione fu ricostruita e la chiesa di S. Maria  di Visitapoveri fu eletta Arciconfraternita.

 

Il nome di S.Maria di Visitapoveri fu scelto per indicare la missione principale della  Confraternita  che era quella di assistere i poveri.

 

Nel 1600 a Forio c’erano moltissimi poveri, soprattutto dopo il diffondersi di epidemie di peste, che allora erano molto frequenti.

 

Nel 1750  fu costruito l' altare  di marmo e un pittore fece  bellissimi ovali per il cortile. Nel 1791 furono costruiti i pavimenti di  maiolica .  

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Momenti della Corsa dell’Angelo

 

 

 

 

 

La Madonna è una statua lignea che risale al 1756-57 costruita da un artigiano di Napoli, lei porta il volto coperto da un velo bianco che cade in processione all’incontro con Gesù. E’ vestita con un abito bianco e un mantello celeste tempestato di stelle.

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche la statua di S. Giovanni  risale al 1756-57. Il santo sta al fianco destro della Madonna ed è vestito con una veste verde,  un manto rosso porpora ed una aureola

 

 

 

 

 

 

 

 

La caduta del velo: è il momento più emozionante della Corsa dell’Angelo.

 

 

 

 

 

 

Il Cristo e la Madonna percorrono insieme il Corso Matteotti.

 

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